Patologie oculari
Blefariti e calazi
Le palpebre sono una struttura oculare esterna che protegge il bulbo oculare. Anch’esse però possono andare incontro ad infiammazione. Si parla in questo caso di blefarite. La blefarite è un’infiammazione della palpebra, una condizione che si verifica comunemente, contestualmente alla quale si possono sviluppare anche calazi o altre patologie oculari.
Uno dei problemi principali che porta allo sviluppo di blefariti e calazi, è la solidificazione delle secrezioni nelle ghiandole di Meibomio, che si trovano nei bordi palpebrali inferiori e superiori. La disfunzione di questa ghiandola è un’infiammazione cronica e diffusa.
I principali fattori di rischio per blefariti e infiammazioni palpebrali sono:
- Pelle grassa e pori ostruiti
- Disfunzioni ormonali
- Uso di cosmetici e prodotti per la cura della pelle non adeguati
- Fattori ambientali (ad esempio polvere, secchezza o vento)
- Fumo
- Aria dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento
- Reumatismi
- Malattie della tiroide
- Diabete
- Alcune malattie dell'occhio
Nell’infiammazione e infezione palpebrale cronica, si sviluppa alterazione del film lacrimale, irritazione oculare e infezione delle palpebre, che appaiono gonfie, rosse, pruriginose ed appiccicose. Anche le ciglia sono desquamate ed appiccicose. Gli occhi sono gonfi e doloranti e si può avere una visione offuscata.
La malattia generalmente si estende per un periodo di settimane o mesi, e il trattamento con antibiotici o cortisone spesso non raggiunge il risultato desiderato di un sollievo permanente dei sintomi. L’igiene quotidiana e impacchi caldi per le palpebre sono considerate le misure di trattamento più importanti.
Allergia occhi
Dati ISTAT rilevano che in Italia cresce il numero di persone che soffrono di allergia e bruciore agli occhi, con una prevalenza di rinite allergica nei giovani adulti. Nelle persone che soffrono normalmente di allergie, si possono sviluppare anche allergie oculari con sintomi a carico del sistema oculare.
Chi soffre di allergie agli occhi lo sa: all’improvviso si gonfiano, iniziano a prudere e appaiono di un rosso vivo quando ci si guarda allo specchio. I sintomi di un’allergia di solito compaiono allo stesso modo in entrambi gli occhi.
Questa è una caratteristica importante per differenziare l’irritazione oculare – correlata alle allergie occhi – da altre malattie oculari. I sintomi tipici di un’allergia agli occhi sono:
occhi arrossati, irritati e gonfi
infiammazione degli occhi
forte prurito
lacrimazione occhi eccessiva
sensibilità alla luce
Le malattie allergiche dell’occhio si dividono in diverse forme:
Congiuntivite allergica stagionale:
di solito si verifica solo in determinati periodi dell'anno, come la primavera o l'estate;
Congiuntivite allergica cronica:
porta a fastidio agli occhi tutto l'anno, principalmente causato da polvere o peli di animali;
Cheratocongiuntivite primaverile:
una congiuntivite cronica che si verifica spesso nei bambini di età inferiore ai 15 anni;
Cheratocongiuntivite atopica:
ha un decorso simile a quello della cheratocongiuntivite, ma di solito si verifica solo negli adolescenti e negli adulti.
I sintomi dell’allergia oculare di solito si verificano immediatamente dopo il contatto con l’allergene. Se l’occhio non è più esposto alle cause scatenanti, i sintomi di solito migliorano da soli. Il medico può consigliare colliri o unguenti antistaminici.
Le gocce oculari sono quindi di solito il metodo di scelta per tenere sotto controllo rapidamente i sintomi. Trattandosi di un disturbo che interessa la superficie oculare, è sempre buona regola associare una lacrima artificiale senza conservanti e fosfati.
Infiammazione occhio
Le infiammazioni degli occhi possono colpire la parte più interna del bulbo oculare – è il caso delle uveiti – o le strutture esterne come la congiuntiva e la cornea.
Gli occhi infiammati sono occhi rossi e gonfi e spesso questo gonfiore coinvolge anche le palpebre. I sintomi principali che si manifestano a seguito delle infiammazioni oculari sono:
Dolore
Lacrimazione
Bruciore
Sensibilità alla luce
(fotofobia)
Se l’infiammazione occhi ha origine infettiva – come avviene per la congiuntivite o la cheratite infettiva – si presentano anche abbondanti secrezioni di muco.
Nei casi più gravi di occhio infiammato o nelle uveiti, si può avere anche compromissione della vista. Dal momento che i sintomi dell’infiammazione oculare sono molto simili a quelli della malattia dell’occhio secco, è necessario che la diagnosi dell’infiammazione dell’occhio venga fatta direttamente da un oculista. Anche per evitare la comparsa di altre patologie agli occhi.
Generalmente, per diagnosticare l’infiammazione oculare è sufficiente un’osservazione accurata attraverso la lampada a fessura (un microscopio specifico per gli occhi). In alcuni casi, lo specialista può consigliare ulteriori esami per valutare il caso specifico.
Il trattamento varia a seconda del tipo di infiammazione agli occhi: in genere si consigliano colliri antibiotici o antinfiammatori, ai quali è sempre utile associare un sostituto lacrimale senza conservanti e fosfati.
Malattie occhio: il glaucoma
Tra le più importanti patologie oculari, c’è il glaucoma. Il glaucoma si verifica quando la pressione oculare si alza perché il fluido nell’occhio non viene drenato in modo corretto. L’elevata pressione a cui l’occhio è esposto danneggia il nervo ottico e le fibre nervose della retina, generando questa malattia oculare che causa, a lungo andare, la cecità.
I principali fattori di rischio glaucoma sono legati a condizioni genetiche, ipertensione, obesità o predisposizione ad emicranie.
In base alle cause che lo originano, questa patologia oculare si può classificare in:
Glaucoma primario
che insorge in assenza di altre patologie oculari o sistemiche
Glaucoma secondario
quando è legato ad altre patologie (es.diabete, trombosi retiniche, l’uso di alcuni farmaci, emorragie, tumori e stati infiammatori) che riducono il deflusso dell’umor acqueo.
Dal momento che il glaucoma non presenta sintomi iniziali percepibili dal paziente, è importante rivolgersi frequentemente allo specialista per poter fare una diagnosi glaucoma precoce e fare controlli frequenti in caso di sospetto glaucoma per familiarità.
Se riconosciuto e trattato in tempo, è possibile rallentarne la progressione attraverso l’uso di farmaci, trattamenti chirurgici o laser, che eviteranno il più possibile la comparsa di una forma di glaucoma grave.
I colliri utilizzati per il trattamento del glaucoma, aiutano a controllare la progressione della malattia ma possono provocare secchezza oculare. È consigliabile associare la terapia farmacologica con l’utilizzo di lacrime artificiali senza conservanti e fosfati.
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