Lenti a contatto: posso usarle? Benefici e problemi

Tempo di lettura: 2 minuti

Condividi:

Il vademecum per indossarle al meglio

Lo avrai già intuito dal titolo: oggi parliamo di lenti a contatto. Se sei qui perché:

  • non hai mai indossato le lenti e vuoi capire se fanno per te;
  • non sai indossarle o eviti di farlo perché ti fa paura portare le mani agli occhi;
  • hai avuto brutte esperienze con le lenti e vuoi capire perché e come rimediare…

…allora sei nel posto giusto. Tratteremo in ordine di tutti questi argomenti, ma se vai di fretta puoi andare direttamente al paragrafo che ti interessa!

Indice

Se c’è una cosa che accomuna la maggior parte degli utilizzatori di lenti, è la tendenza a non abbandonare le cattive abitudini. Sono davvero diffuse, e questa non è una buona notizia: le lenti a contatto vengono indossate praticamente sugli occhi, è impensabile trascurare le norme d’igiene previste per l’uso.

Eppure, la pigrizia vince sempre! Ma tutto questo potrebbe essere davvero pericoloso. Perché aspettare che sia troppo tardi?

Ecco dunque il “Galateo di Hylocchio” sull’uso delle lenti! Non elencheremo spaventosi divieti, ma ti spiegheremo i motivi per cui è meglio prendere la decisione giusta 😉

L'idrogel permette alla lente di essere sempre flessibile e umida

Cos’è, a che serve e come è fatta una lente a contatto

Le lenti a contatto sono dei dispositivi che, posizionati sul film lacrimale, correggono i difetti visivi di chi le indossa. Vengono utilizzate come sostitute (occasionali o definitive) degli occhiali da vista e possono essere morbide o rigide a seconda del modello.

Il materiale di cui solitamente sono fatte le morbide si chiama idrogel, una sostanza che ha la particolarità di assorbire acqua facilmente e in grande quantità: questo permette alla lente di essere sempre flessibile e umida. E quindi molto comoda!

Esistono anche lenti a contatto con una funzione puramente estetica, che cambiano il colore dell’occhio o danno particolari effetti speciali. Il loro uso è frequente nel cinema o in occasione di precisi travestimenti (halloween, carnevale, cosplay, ecc).

Quanti tipi di lenti a contatto ci sono?

Come dicevamo prima, le lenti possono essere di materiali diversi, e si suddividono proprio in relazione a questi. In commercio puoi trovare lenti:

  • morbide (acqua presente dal 36% al 75%)
  • rigide
  • ibride (con disco centrale rigido gas permeabile, e anello esterno morbido)

La differenza la fa, oltre alla consistenza e al materiale, anche la possibilità o meno che passi l’ossigeno: solo le morbide e le gas permeabili lo permettono, al contrario del materiale plastico delle rigide (pMMA, polimetilmetacrilato).

Attualmente le lenti morbide sono più diffuse rispetto alle rigide, che invece vengono  prescritte a pazienti che, ad esempio, hanno conformazioni particolari della cornea (cheratocono).

Una suddivisione delle lenti può essere fatta anche in base alla forma, e quindi allo scopo:

  • sferiche: correggono miopia e ipermetropia;
  • toriche: adatte a correggere l’astigmatismo, non sono sferiche ma “allungate”;
  • bifocali o multifocali: per correggere la presbiopia;
  • terapeutiche: possono migliorare la percezione del colore nel daltonismo, o essere prescritte ai soggetti che hanno subìto un intervento di chirurgia refrattiva.

Ogni lente ha un periodo definito di tempo per essere indossata, e va rispettato per preservare sia la qualità del prodotto che l’occhio stesso. Tra le morbide, puoi trovare lenti:

  • giornaliere o usa e getta: come dice la parola, durano solo un giorno e non possono essere riutilizzate;
  • ad uso continuo: possono essere portate ininterrottamente, giorno e notte, fino a un massimo di 30 giorni;
  • mensili o annuali (durata da 1 a 12 mesi).

Le lenti risolvono alcuni problemi tipici di chi indossa gli occhiali

Perché si usano le lenti a contatto?

Le lenti a contatto possono essere, per alcuni, un’alternativa comoda all’uso degli occhiali. Moltissime persone le portano quotidianamente al posto degli occhiali, perché magari hanno uno stile di vita per cui una montatura potrebbe essere d’intralcio (come atleti o chi fa lavori pericolosi) oppure semplicemente si trovano meglio.

Le lenti infatti, risolvono alcuni problemi tipici di chi porta gli occhiali:

  • appannamento, soprattutto quando si indossa la mascherina (o quando si scola la pasta!)
  • rottura, con conseguente danno economico (se non sono inforcati bene scivolano e finiscono per terra, si spezzano perché immancabilmente ci si siede sopra, ecc);
  • smarrimento (non è raro che una persona possa perdere gli occhiali in determinate situazioni).

Per non parlare di quando si incastrano tra i capelli lunghi, urtano persone o oggetti nei paraggi (provate ad abbracciare una persona con una montatura molto “importante”!), si sporcano e si bagnano (al mare o sotto la pioggia).

Chi può portare le lenti a contatto?

In linea di massima, tutti. Ci sono ovviamente delle eccezioni, ma escluse queste le lenti sono uno strumento accessibile alla maggior parte delle persone.

Alcuni adulti (ma soprattutto ragazzi, spesso vittime di complessi adolescenziali) a cui viene prescritta una montatura, all’inizio possono non accettare la loro immagine “modificata” dagli occhiali, decidendo quindi di optare per le lenti.

Tuttavia, sono sempre più consigliati gli occhiali per la vita quotidiana e le lenti occasionalmente. Questo perché gli occhiali non interferiscono con la superficie oculare, e offrono una potente barriera meccanica contro gli agenti esterni.

Senza contare che gli occhiali da vista spesso vengono realizzati su misura per correggere disturbi “combinati”: fare lo stesso con le lenti è possibile, ma richiede tempi d’attesa maggiori e più risorse economiche.

Qual è quindi l’unico scoglio, soprattutto all’inizio, da superare per i portatori di lenti a contatto? Ovviamente, metterle!

Un uso scorretto delle lenti può essere molto pericoloso per la salute degli occhi

Come si mettono le lenti a contatto?

Tasto dolente: mettere le lenti a contatto per alcuni è una passeggiata, per altri una vera e propria tortura. Solo l’idea di avvicinare così tanto le mani agli occhi, fa rabbrividire alcune persone a tal punto da farle desistere.

Forza, prendi coraggio e segui questi step:

  1. Lava accuratamente le mani;
  2. Apri la confezione, una per volta. Se riportata, segui la dicitura R (right, occhio destro) e L (left, occhio sinistro) e non scambiarle mai;
  3. Prendi la lente con un dito e posizionala sul palmo;
  4. Sciacquala con l’apposita soluzione;
  5. Prendila con l’indice e tienila posizionata nel verso giusto (deve essere a forma di ciotola. Se i bordi sono curvati e deviano verso l’esterno, vuol dire che è capovolta);
  6. Avvicina la mano al volto e col dito medio (o altre dita se ti è più comodo) abbassa la palpebra inferiore. Con l’altra mano libera invece, solleva la palpebra superiore;
  7. Adagia piano la lente al bulbo, guardando verso l’alto;
  8. Chiudi gli occhi, ammicca e fai qualche movimento della ginnastica oculare;
  9. Se ne senti la necessità, lubrifica ancora con un collirio.

Per togliere le lenti a contatto, lava le mani e pizzica la lente con pollice e indice: una volta rimossa, mantienila nella soluzione salina (se è riutilizzabile) o gettala (se monouso). Fai tanta pratica e trova i movimenti più adatti alle tue necessità!

Per ben conservare le lenti a contatto, mantieni pulita la loro apposita custodia con la soluzione salina e non lavarla mai con acqua corrente, saponi o solventi. Chiudi bene il portalenti e agitalo leggermente, riponilo in un luogo fresco e asciutto e cambia il liquido per lenti a contatto ogni 24h.

Problemi dovuti alle lenti a contatto

Portare le lenti tutti i giorni mette a dura prova gli occhi, perché vengono continuamente a contatto con un corpo esterno che, pur essendo studiato per stare lì, il più delle volte non viene usato correttamente. 

Come talvolta accade, non è lo strumento ad essere rischioso ma come viene usato. E un uso scorretto delle lenti può essere molto pericoloso. Purtroppo, non seguire le precauzioni ed il buon senso, sottovalutando le best practices, è molto comune ed è anche comprensibile.

Magari torni a casa la sera, la stanchezza ti divora e quindi cosa fai? Ti fiondi sul divano. Alzarsi per andare in bagno a togliere le lenti, non ti passa neanche per l’anticamera del cervello. Quindi le tieni più del dovuto, o addirittura, ti ci addormenti!

Ecco, questo è l’errore più grande che puoi fare: dormire con le lenti a contatto poiché riduce l’apporto di ossigeno e porta la superficie a sofferenza.

Se ti è capitato almeno una volta, già saprai che è anche particolarmente doloroso. Quindi perché rischiare? Dopo aver lavato le mani, imponiti di toglierle subito (prima di adocchiare il divano).

Ecco, un altro vizio è proprio togliersi le lenti senza prima aver igienizzato le mani. Pensa per un attimo a quante cose tocchiamo ogni giorno, di continuo, tra una lavata di mani e l’altra. Tantissime, che quasi sicuramente hanno toccato anche altre persone.

Ti sembra il caso di portarle agli occhi e rischiare grosso?

In conclusione, ecco alcune preziose indicazioni:

  • Se già soffri di occhio secco o sei predisposto, evita l’uso delle lenti a contatto che stressano ulteriormente il tuo film lacrimale già in difficoltà;
  • D’estate, evita di indossare le lenti a contatto al mare o in piscina: non è vietato ma fortemente sconsigliato, in quanto il contatto con acqua contaminata potrebbe causare infezioni. Se non puoi farne a meno, rimuovi le lenti dopo il bagno o risciacquale accuratamente con l’apposita soluzione, prima di indossarle nuovamente;
  • Se ti accorgi che le lenti sono rotte (perché magari dopo averle messe bruciano troppo) gettale immediatamente o rischierai di graffiare la tua superficie oculare;

Se porti le lenti da anni e solo ultimamente stai notando intolleranza e particolari fastidi agli occhi quando le indossi (bruciore, prurito, occhi rossi, fotofobia), questo potrebbe essere un campanello d’allarme. Parlane al tuo oculista.

Solo le migliori lenti a contatto rispettano l’anatomia dei tuoi occhi