Allergie perenni: cosa sono?

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Quando si parla di allergie, la mente visualizza subito come colpevoli prati fioriti e passeggiate in campagna. Giusto, ma in quel caso si tratta di allergie stagionali: e le allergie perenni invece? Cosa sono e cosa cambia da quelle primaverili?

Come suggerisce il nome stesso, l’allergia perenne non si affaccia solo in un determinato periodo ma è presente tutto l’anno. Un esempio? L’allergia al pelo degli animali, agli acari, alla polvere…

In questo articolo ti spiegheremo meglio che tipo di patologia è, perché compare e i rimedi per evitare troppi danni!

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Indice

Allergia stagionale e allergia perenne: qual è la differenza?

La differenza principale tra allergia perenne e stagionale è la durata: l’allergia perenne infatti è persistente e associata ad altri sintomi, come la rinite.

Ecco un elenco dei possibili allergeni responsabili:

  • pelo di animale (soprattutto cane, gatto, coniglio)
  • acari della polvere
  • muffe, funghi e spore

 

Paradossalmente, le allergie perenni sono meno intense di quelle stagionali, ma la sintomatologia è molto simile: prurito, bruciore e sensazione di sabbia negli occhi.

Facciamo un’ultima distinzione, “allergie acute” e “allergie croniche”. La forma acuta è più urticante e la reazione che si scatena è molto forte, ma dura per poco tempo; la forma cronica invece è esattamente l’opposto, la durata è maggiore ma i sintomi sono più attenuati.

Le allergie perenni portano a complicanze?

Anche se le allergie sembrano innocue non vanno mai sottovalutate: uno dei rischi è che diventino croniche o che vadano a danneggiare la cornea.

In ogni caso, per quanto si possa essere abituati a convivere con le allergie, queste causano sempre molti disagi a chi ne soffre. Le attività quotidiane e le relazioni possono essere compromesse da situazioni difficili da gestire e a volte inevitabili, come continui starnuti, occhi che lacrimano e naso che cola o pruriti improvvisi.

Possiamo aggiungere altro sulle complicanze?

Rimedi allergie perenni: quali sono?

Il primo consiglio è sicuramente evitare il contatto con l’allergene, anche se è una misura molto difficile da attuare (soprattutto per l’allergia stagionale, ma anche per quella perenne).

Per ridurre l’esposizione agli acari per esempio, è meglio eliminare dall’arredamento tutto ciò che tende ad accumulare molta polvere: tappeti, soprammobili, tendaggi, moquette…

L’uso del ventilatore è sconsigliato, perché muovendo l’aria aumenta la concentrazione dell’allergene negli ambienti: stesso discorso vale per i condizionatori, più indicati come sistema di raffreddamento ma solo se con i filtri puliti!

Altri consigli potrebbero essere procurarsi biancheria e cuscini antiacaro, lavare spesso le lenzuola e igienizzare il pavimento.

Se l’allergene che ti tormenta è una muffa, occhio all’umidità! In questo caso è molto indicato far arieggiare spesso le stanze: se non basta, prova con un deumidificatore (ricorda di acquistarlo in base alla metratura delle stanze in cui andrà).

Ultimo caso, l’allergia agli animali domestici. In questo caso le soluzioni sono evitare contatti troppo ravvicinati, non farli sostare nei luoghi in cui si dorme e lavarsi sempre le mani dopo aver giocato con loro.

Ricorda: chi più di un medico può fornirti supporto? Consulta sempre un professionista per approfondimenti e non dimenticare la buona abitudine di mantenere gli occhi idratati: bevi molta acqua e procurati colliri antistaminici o ricchi di acido ialuronico!

Vuoi più informazioni sull’allergia primaverile?

Leggi l’articolo della dott.ssa Fasciani