Fotofobia: cosa succede agli occhi sensibili alla luce

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Oggi parliamo di…vampiri! Questa leggendaria creatura immortale è conosciuta principalmente per due motivi:

  • sopravvive nutrendosi dell’essenza vitale (generalmente sotto forma di sangue) di altri esseri viventi;
  • è particolarmente sensibile alla luce del sole.

Quest’ultima caratteristica ha un nome ben preciso: si chiama fotofobia e non è una prerogativa esclusiva del Conte Dracula.

Al contrario, è un sintomo vero e proprio che colpisce molte persone e viene spesso sottovalutato perché considerato banale, quando in realtà non lo è affatto.

Per proteggersi dalla fotofobia basta semplicemente indossare gli occhiali da sole o dietro a questo fastidio può esserci una situazione più complessa? In questo articolo ti spiegheremo cos’è la fotofobia, cosa la scatena e come si riconosce per poterla trattare in tempo.

Fotofobia: di cosa si tratta?

La fotofobia è un sintomo: chi ne soffre mostra ipersensibilità oculare nei confronti della luce (naturale, artificiale o anche solo riflessa), evitando l’esposizione per non sentire dolore.

Per spiegarti cosa succede, ecco un semplice specchietto di anatomia dell’occhio:

  • La cornea e il cristallino – situati nella parte anteriore dell’occhio – raccolgono la luce esterna attraverso la retina;
  • La retina trasforma questo impulso in un segnale elettrico, che poi invia al cervello attraverso il nervo ottico.

Se anche uno solo di questi elementi funziona male, la modalità di ricezione viene compromessa e la luce in entrata va a sovrastimolare il nervo ottico, provocando fastidio ed eccessiva sensibilità.

Un esame oftalmologico e dei test possono rivelare la presenza di fotofobia

Come faccio a sapere se ho la fotofobia?

Sottoponendo la questione all’unica persona in grado di risponderti: il tuo medico oculista.

Non preoccuparti: per scoprirlo serve un solo un esame oftalmologico con dei semplici test per la vista.

Ricorda di far presente al medico il tuo stile di vita (tipo e ambiente di lavoro, abitudini quotidiane, ecc) e la genetica della tua famiglia, per aiutarlo a scoprire eventuali fattori di ereditarietà.

Come leggerai più avanti, provare fastidio agli occhi dalla luce può dipendere anche da cause temporanee non particolarmente gravi. Ma rivolgiti al medico nel momento in cui sintomi come…

  • vista offuscata
  • occhi rossi che bruciano
  • lacrimazione eccessiva
  • fastidio alle luci di sera
  • dolore agli occhi
  • necessità di indossare occhiali da sole anche al chiuso
  • mal di testa e conseguente difficoltà a tenere gli occhi aperti

…persistono o diventano cronici. La fotofobia può essere, a sua volta, un sintomo di altre patologie oculari: laddove ce ne sia una in corso, una visita tempestiva aumenterà la possibilità di curarla con successo.

“Perché mi dà così fastidio la luce?” Le cause della fotofobia

La fotofobia è spesso accostata all’insorgenza di altre malattie, ma a volte può comparire anche spontaneamente, ad esempio come naturale conseguenza dell’invecchiamento. Soprattutto in età avanzata, è sempre bene controllare l’evoluzione di questo sintomo perché è uno dei campanelli d’allarme del glaucoma o della cataratta.

In forma più leggera, a tutti è capitato almeno una volta di avere mal di testa e non desiderare altro che stare in silenzio e al buio. Anche in quel caso, l’intolleranza alla luce è considerata fotofobia.

Altro caso comune? Le dita nell’occhio. Durante il gioco per i bambini, durante il make-up, o semplicemente per sbaglio. Questo piccolo incidente può lesionare leggermente la cornea, la parte dell’occhio da dove entra la luce. Lavorando male, la tolleranza alla luce sarà minore.

Ne abbiamo già parlato ultimamente: l’uso scorretto delle lenti a contatto può portare a  fotofobia (scopri come utilizzare al meglio le lenti a contatto)! Se non fai attenzione potresti non solo lesionare la cornea, ma anche provocarti un’infezione.

A tal proposito, se i tuoi occhi presentano rossore o secrezioni sui lati, è indice proprio di un’infezione in corso. Potrebbe essere una congiuntivite, da curare con gocce oculari e altri presidi indicati dal medico o dal farmacista.

Altre condizioni che causano fotofobia intensa:

  • uso eccessivo e imprudente di dispositivi elettronici
  • problemi alla vista, malattia dell’occhio secco o predisposizione a svilupparla
  • decorso post-operatorio
  • effetto collaterale di alcuni farmaci
  • alcune carenze alimentari (in modo particolare di vitamina B2 e magnesio)

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale

La fotofobia si può curare?

Essendo un sintomo, la fotofobia scompare insieme alle cause che l’hanno generata: curando la malattia a cui è legata, oppure correggendo le cattive abitudini.

Per tenerti lontano dai disturbi della fotofobia, la prevenzione gioca come sempre un ruolo fondamentale. Per esempio: se per lavoro o studio sei costretto a guardare per ore il PC, quando torni a casa potresti leggere un libro invece che passare il tempo stressando i tuoi occhi  – già stanchi – sullo schermo dello smartphone (o rischiare un antipatico fastidio agli occhi guardando la TV).

O ancora meglio, ascoltare della musica e sollecitare altri sensi facendo riposare la vista. L’accumulo di stress è deleterio anche per i tuoi occhi: cerca di fare passeggiate o altre attività rilassanti, anche in casa!

Essendo una condizione e non una malattia, ci sono alcuni strumenti che puoi sfruttare per sentirti meglio. Primo su tutti, un paio di occhiali da sole (con lenti polarizzate a norma di legge), che offrono una barriera meccanica e aumentano la tolleranza all’esposizione luminosa.

Ci sono lenti specifiche, chiamate lenti fotocromatiche, che servono a ridurre il riverbero della luce riflessa (ad esempio superfici vetrate, acqua o neve) e ad attenuare l’abbagliamento della vista: sono disponibili in diverse intensità e colorazioni, in base al grado di protezione di cui si ha bisogno.

Quando ti bruciano gli occhi,

ecco come puoi dargli comfort!