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Se uscire di casa coperti con la mascherina poteva sembrare la scena di un film di fantascienza, da due anni è la nostra “normalità”.
Per quanto impensabile, ad oggi è ormai chiaro che seguire le disposizioni anti-contagio e il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, è fondamentale per contenere il contagio ed evitare di mettere a rischio le nostre vite e quelle di chi è più vulnerabile.
L’uso della mascherina, seppur essenziale, porta con sé delle conseguenze e chi già soffre di occhio secco o è propenso a sviluppare questa patologia oculare, si sarà accorto che convivere con questo presidio non sempre è piacevole.
Ecco perché e cosa fare per rimediare.
Cominciamo col dire che i problemi agli occhi che insorgono a causa della mascherina, provengono dall’aria emessa dalla bocca che, direzionata sugli occhi, favorisce una rapida evaporazione del film lacrimale (provocando secchezza oculare).
Perciò indossarla in modo che copra integralmente naso e bocca e assicurando l’aderenza al volto, protegge in maniera efficace sia dal rischio di contrarre il virus che dalla possibilità di sviluppare disagi e patologie oculari.
L’irritazione della superficie oculare in seguito all’uso della mascherina, causa due principali problematiche:
Quindi non solo il classico affanno, il dramma di non poter leggere il labiale e gli occhiali che si appannano continuamente: l’utilizzo errato della mascherina provoca anche due disagi oculari importanti.
I sintomi sono senso di secchezza, piccole irritazioni e occhi stanchi che se trascurati, peggiorano fino a diventare infezioni vere e proprie. La bella notizia è che questi disturbi sono facilmente risolvibili consultando tempestivamente l’oculista.
Hylocchio è un sito di approfondimento sulla malattia dell’occhio secco – a cura di Ursapharm – dedicato all’informazione e alla prevenzione, attraverso articoli e consigli di medici e specialisti, per la salute e il benessere degli occhi.
